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sabato 1 aprile 2017

Tirrenoambiente: a processo Antonioli, Innocenti e Crisafulli per l'affaire Osmon

L'ex senatore Piccioni prosciolto, a giudizio gli ex amministratori di Tirrenoambiente Innocenti, Antonioli e Crisafulli

Pino Innocenti
L'udienza preliminare nei confronti dei quattro ex amministratori della Tirrenoambiente spa, Giuseppino Innocenti, Giuseppe Antonioli, Antonello Crisafulli e Lorenzo Piccioni, ex senatore di Forza Italia, indagati per l'assegnazione dell'incarico di smaltimento del percolato della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea si è conclusa con tre rinvii a giudizio e un proscioglimento.
Quest'ultimo riguarda l'ex senatore di Forza Italia, Lorenzo Piccioni. Nei suoi confronti il gup di Messina ha deciso il "Non luogo a procedere per non aver commesso il fatto".
Saranno quindi processati gli ex amministratori della società mista partecipata dal Comune di Mazzarrà Sant'Andrea, Pino Innocenti, Giuseppe Antonioli e Antonello Crisafulli.
Giuseppe Antonioli
Secondo la Procura di Messina i tre avrebbero commesso il reato di abuso d'ufficio per l'affidamento alla Osmon spa di Borgo Vercelli, di cui sono soci due ex amministratori della stessa società che gestiva la discarica di Mazzarrà (uno dei quali è lo stesso Innocenti), lo smaltimento del percolato, il pericoloso liquame prodotto dalla decomposizione del rifiuto "tal quale" sotterrato nella "collina della munnizza" di contrada Zuppà, violando il testo unico degli appalti pubblici facendo ottenere all'azienda vercellese un ricavo di 1,4 milioni.
Antonello Crisafulli
Il procedimento era nato da un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza su mandato della Procura di Vercelli e si inseriva nel più complesso capitolo giudiziario relativo alla gestione della discarica siciliana: lo scorso autunno, però, su richiesta delle difese, il processo era stato trasferito a Messina, considerato Tribunale competente per territorio perché luogo in cui venne firmato il contratto oggetto dell'inchiesta.
Nel procedimento si sono costituiti parte civile sia la Tirrenoambiente recentemente messa in liquidazione, che il Comune di Mazzarrà (oggi commissariato per mafia, ndr).

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