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sabato 13 dicembre 2025

Messa in sicurezza di contrada Zuppà, a rischio i fondi Pnrr?

Si avvicina la scadenza del 31 marzo e ancora non è stata bandita la gara per un intervento che richiederà quasi tre anni di lavori

Occorreranno oltre 900 giorni per completare le attività di messa in sicurezza definitiva dell’ex discarica di contrada Zuppà, chiusa nel novembre del 2014 per revoca delle autorizzazioni regionali. Questi i tempi indicati dal cronoprogramma del progetto esecutivo, redatto dallo studio Ministeri & associati per conto del Dipartimento regionale acque e rifiuti, soggetto attuatore dell’intervento di messa in sicurezza definitivo finanziato con fondi Pnrr, destinati ai siti orfani. Dai 12 milioni originari previsti nel 2022, si è arrivati ai 32,3 dell’accordo quadro tra Stato e Regione, siglato lo scorso gennaio. 

Tuttavia, tali tempi non sarebbero compatibili con le scadenze fissate dal Pnrr, che prevedono il completamento entro il 31 marzo 2026 di almeno il 70 per cento della bonifica dei suoli, quando ad oggi si attende ancora l’indizione della gara di appalto.

E a dirlo è proprio il soggetto attuatore che chiede alla politica di trovare delle soluzioni.


 

Cronologia dei fatti principali

Il 4 agosto 2022 il ministero dell’Ambiente ha definito l’elenco dei “siti orfani” siciliani candidati a finanziamento Pnrr, 64.200.000 euro destinati alla Regione, con il sito di Mazzarrà individuato in ordine di priorità al n. 6 e destinatario di 12 milioni di euro.

Sempre nel 2022, lo studio Ministeri & Associati consegnava la progettazione per le opere di messa in sicurezza della discarica per un importo di 23.706.209,84, euro. Lo stesso fu poi approvato in conferenza dei servizi del 21 settembre 2022.

Si dovrà attendere il 17 Maggio 2023, perché il Dipartimento nomini quale Soggetto Attuatore Esterno per la realizzazione operativa dell’intervento di “messa in sicurezza, chiusura e riqualificazione della discarica la Società per la Regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti (S.R.R.) “Messina Provincia Società Consortile per Azioni.

Ma il 23 maggio 2023 Srr pone due condizioni per fare il Soggetto attuatore: garantire l’intera copertura finanziaria per il progetto Ministeri e ottenere il Paur per il polo impiantistico.

Ovvero?

Nel 2021 Srr aveva incardinato presso il Dipartimento regionale dell’ambiente un procedimento per ottenere il provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) per realizzare all’interno dell’area di Zuppà, accanto all’ex discarica, un grande polo impiantistico per il trattamento dei rifiuti. Progetto controverso e avversato dal vicino Comune di Furnari che, dopo i primi pareri positivi (2022-2023), subì una battuta d’arresto nel febbraio 2024 per l’emergere di gravi carenze documentali legate alla situazione idrogeologica del sito. Lacune non colmate, tanto che poi il Paur viene negato nell'ottobre 2025.

Intanto la situazione ambientale della discarica continuava a peggiorare e, nel luglio del 2023 l’avvocato Angelo Vitarelli, curatore fallimentare della Tirrenoambiente lanciò l’allarme sul rischio crollo dell’ammasso di rifiuti e sulla presenza di elevate concentrazioni di biogas nell’ex discarica di contrada Zuppà.

A complicare ulteriormente le cose il 25 giugno 2024 un gravissimo incendio, di probabile origine dolosa, devastò circa il trenta per cento della discarica.

Come evidenziato dall’ARPA Sicilia il 6 settembre 2024 le criticità già elencate nell’ultima relazione del 2023, si erano «fortemente acuite, con particolare riferimento all’impianto di estrazione del percolato, andato completamente distrutto, al cedimento dei rifiuti, alle superfici scoperte della discarica ma soprattutto alla non captazione ed intercettazione del percolato e del biogas».

Con decreto n. 1574 del 3 ottobre 2024 viene revocato per inadempienza l’incarico di soggetto attuatore alla Srr ponendo direttamente in carico al Dipartimento acque e rifiuti , già Responsabile Unico dell’Attuazione del predetto intervento, l’onere di assolvere con diretta titolarità al ruolo di “Soggetto Attuatore e Stazione Appaltante” per la realizzazione della messa in sicurezza.

Il 31 gennaio 2025 viene firmato a Roma tra il Dirigente generale del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti e il Direttore della Direzione generale Economica Circolare e Bonifiche (ECB) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) l’Accordo per la realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani ricadenti nel territorio della Regione Siciliana, poi approvato con D.D. ministeriale n.14 del 03 febbraio 2025, registrato dalla Corte dei Conti in data 7 febbraio 2025 al n. 342. Tale accordo rimodula le somme a disposizione della Regione e porta il finanziamento per Mazzarrà a 32,3 milioni di euro.

Con decreto 512 del 24 aprile 2025 i 32,3 milioni vengono incamerati dalla Regione e con il decreto 1134 del 3 giugno 2025 vengono riversate nell’apposito capitolo di bilancio, il 642145.

Nel frattempo il soggetto attuatore ha commissionato l’aggiornamento del progetto Ministeri, la sua validazione, uno studio idrogeologico e la caratterizzazione del rifiuto.

Il 18 novembre 2025 il Rup, ing. Trovato ha trasmesso il Verbale di validazione del progetto, concludendo di fatto l’incarico affidato, comunicando che tale verbale consente l'avvio della procedura di affidamento dei lavori.

 

 

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