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martedì 13 ottobre 2015

Mazzarrà sarà sciolta per mafia

Il Consiglio dei ministri ha deciso, su proposta del Ministro dell’interno Angelino Alfano, di affidare la gestione del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea (Messina) ad una commissione straordinaria, al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono stati riscontrati condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
Con questa breve nota il consiglio dei ministri nelle riunione di ieri ha concluso l'iter iniziato il 19 dicembre 2014 con l'invio della commissione di accesso agli atti al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea.
Nominata dal prefetto di Messina, composta dal viceprefetto Carmelo Musolino, dal dirigente del commissariato di polizia Mario Ceraolo, e dal comandante del Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, tenente colonnello Jonathan Pace.
Secondo le risultanze dell’attività dei commissari, sarebbe emersa «la sussistenza di forme di condizionamento degli organi amministrativi» da parte della criminalità organizzata. «La mafia avrebbe imperato ovunque, condizionando anche le decisioni di funzionari comunali che non avrebbero adottato per tempo atti amministrativi urgenti che per legge dovevano trovare attuazione».
Si attende adesso il decreto di scioglimento da parte del presidente della Repubblica.
La decisione del consiglio dei ministri conferma come la zona tirrenica del messinese sia pesantemente interessata da fenomeni di infiltrazione mafiosa. Nel 2009 è stato sciolto per condizionamento mafioso il vicino comune di Furnari, qualche anno prima (2005) era stato sciolto per lo stesso motivo quello di Terme Vigliatore, anche Barcellona Pozzo di Gotto è arrivata vicina al drastico provvedimento, nonostante le risultanze di ben due commissioni prefettizie d’inchiesta.

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