Il Consiglio dei ministri ha deciso,
su proposta del Ministro dell’interno Angelino Alfano, di affidare
la gestione del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea (Messina) ad una
commissione straordinaria, al fine di consentire il risanamento delle
istituzioni locali nelle quali sono stati riscontrati condizionamenti
da parte della criminalità organizzata.
Con
questa breve nota il consiglio dei ministri nelle riunione di ieri ha
concluso l'iter iniziato il 19 dicembre 2014 con l'invio della
commissione di accesso agli atti al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea.
Nominata dal prefetto di Messina,
composta dal viceprefetto Carmelo Musolino, dal dirigente del
commissariato di polizia Mario Ceraolo, e dal comandante del Gico del
nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, tenente
colonnello Jonathan Pace.
Secondo le risultanze dell’attività
dei commissari, sarebbe emersa «la sussistenza di forme di
condizionamento degli organi amministrativi» da parte della
criminalità organizzata. «La mafia avrebbe imperato ovunque,
condizionando anche le decisioni di funzionari comunali che non
avrebbero adottato per tempo atti amministrativi urgenti che per
legge dovevano trovare attuazione».
Si attende adesso il decreto di scioglimento da parte del presidente della Repubblica.
La decisione del consiglio dei ministri conferma come la zona tirrenica del messinese sia pesantemente interessata da fenomeni di infiltrazione mafiosa. Nel 2009 è stato sciolto per
condizionamento mafioso il vicino comune di Furnari, qualche anno
prima (2005) era stato sciolto per lo stesso motivo quello di Terme
Vigliatore, anche Barcellona Pozzo di Gotto è arrivata vicina al
drastico provvedimento, nonostante le risultanze di ben due
commissioni prefettizie d’inchiesta.
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