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sabato 27 giugno 2015

Vodafone vs Furnari, il Tar accoglie la domanda cautelare del colosso telefonico e condanna il Comune alle spese

Lo scorso 28 maggio si è tenuta davanti alla prima sezione del Tar di Catania l'udienza per la trattazione della domanda cautelare presentata dalla Vodafone che ha realizzato una stazione radiobase in contrada Saiatine nel territorio del comune di Furnari e sulla quale si è innescata una vertenza amministrativa tra il colosso delle telecomunicazioni e l'amministrazione del centro tirrenico. Nell'udienza precedente i giudici amministrativi avevano chiesto «documentati chiarimenti dall’A.R.P.A. di Messina circa i rilievi contenuti nella memoria di costituzione del Comune, relativi alla incompletezza sia dei parerei resi dal medesimo ARPA sia della documentazione prodotta dalla ricorrente».
La causa scatenante del ricorso da parte della compagnia di telecomunicazioni sta nell'ordinanza "contingibile e urgente in materia sanitaria e ambientale" emanata dal sindaco di Furnari con la quale, oltre a confermare alcune precedenti sospensioni dei lavori, ordinava alla compagnia telefonica, «in attesa di nuovi provvedimenti da parte di questa Autorità o di questo Ente che potrebbero anche riguardare profili urbanistici, edilizi, di impatto ambientale e paesaggistico» di astenersi da ogni attività inerente la stazione radio base, sospendendo fino al 31 maggio ogni attività di installazione di impianti di telefonia mobile nel territorio di Furnari.
Con lo stesso provvedimento era stata nominata anche una consulente – Patrizia Livreri dell’Università di Palermo (nota alle cronache per le sue posizioni a favore del Muos di Niscemi, e che lo scorso anno per la vicenda relativa ad un progetto, poi ritirato, di una centrale a biomasse aveva già prestato un'altra consulenza all'amministrazione locale) alla quale era stato affidato, tra gli altri, l'incarico del rilevamento dei livelli di campo elettromagnetico nel territorio comunale e la predisposizione di un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
I giudici Salvatore Veneziano, Maria Stella Boscarino e Eleonora Monica «avuto riguardo agli esaustivi chiarimenti resi dall’A.R.P.A.», hanno ritenuto la sussistenza dei prescritti presupposti per la concessione della richiesta chiesta inibitoria poiché «appaiono convincenti, ad un sommario esame proprio della fase cautelare, le doglianze di parte ricorrente, anche alla stregua di numerosi precedenti della Sezione in tema di ambito d’intervento per l’Amm.ne comunale ai fini della tutela della salute della popolazione esposta ai campi elettromagnetici».
Inoltre, riguardo al danno, i giudici hanno ritenuto che «l’esecuzione degli atti impugnati pregiudicherebbe gravemente parte ricorrente, impedendo l’installazione della stazione radio base, per come rappresentato in ricorso» accogliendo di conseguenza la domanda cautelare, sospendendo l’esecuzione dell'ordinanza impugnata e condannando il Comune di Furnari a 1000 euro di spese della fase cautelare.
L'udienza di merito è stata fissata al prossimo mese di marzo 2016.

Qui il precedente articolo:
http://carmelocatania.blogspot.it/2015/04/vodafone-versus-comune-di-furnari-i.html

Di seguito il testo integrale dell'ordinanza:

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