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martedì 29 aprile 2014

CSS all’EDIPOWER/A2A di S. Filippo del Mela



L’Europa, l’Italia e la Sicilia non dispongono di materie prime sufficienti ad alimentare il loro sistema industriale. Le materie prime reperibili sul mercato internazionale scarseggeranno sempre più in futuro, sia come fatto assoluto (stiamo scriteriatamente saccheggiando il pianeta), sia perché i paesi emergenti (Brasile, Russia,  India, Cina, Sud Africa, ecc.) che dispongono di risorse punteranno ad usarle sempre più per il proprio sviluppo interno, esportandone sempre meno in futuro. E' pertanto strategico, in questo scenario, che la Sicilia si attrezzi per recuperare il massimo possibile di materie prime seconde (MPS) dai materiali post-consumo e quindi favorire il riciclo e il recupero di materia anziché avviare i rifiuti alla produzione di combustibili inquinanti.
La trasformazione del sopravaglio del pretrattamento dei rifiuti in Combustibile Solido Secondario (CSS) è poi una truffa mediatica: non è una maniera di recuperare energia ma solo quella di facilitarne il trasporto (come rifiuto speciale), la commercializzazione, ed il successivo incenerimento. Quindi si tratta di una forma inquinante di incenerimento mascherato, dell’ennesimo spreco di risorse. Infatti il valore economico dei rifiuti annualmente prodotti in Sicilia (2,6 milioni di tonnellate) hanno un valore monetizzabile di oltre €90.000.000 e potrebbero condurre alla creazione di almeno 5000 posti di lavoro stabile (stime UE), quando invece solo il loro ingresso in discarica costa ai siciliani all'incirca €260.000.000/anno (più i costi di biostabilizzazione, trasporto e gestione) con l’odiosa TARES. Quindi si continua a buttar via reddito e posti di lavoro e si fanno pagare i contribuenti per disperdere risorse ed inquinare.
Pertanto Zero Waste Sicilia è fortemente contraria al progetto di trasformazione di linee di produzione della centrale Edipower (controllata da A2A, socio privato di Tirrenoambiente, il gestore della discarica di Mazzarrà S. Andrea) di S. Filippo del Mela in una a CSS, mettendo pure a rischio posti di lavoro. In alternativa noi suggeriamo la Strategia Rifiuti Zero, che è invece tesa al massimo recupero possibile di materia, sotto forma di MPS, procedura che assume, invece, un alto valore strategico per una moderna politica industriale.

Meno incenerimenti, più lavoro.

Per conto di Zero Waste Sicilia, il presidente Beniamino Ginatempo
beniamino.ginatempo@libero.it

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