“I Cittadini Villafranca Tirrena”
all'Autority per l'Energia: “Nessun accenno al sequestro del pilone
45! Come si fa a parlare di obiettivi raggiunti al 28 maggio 2016?”
Lo scorso 31 marzo Terna ha trasmesso
all'Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico
la documentazione attestante lo stato di raggiungimento delle
milestone (in gergo ingegneristico il termine anglosassone
indica importanti traguardi intermedi nello svolgimento del progetto,
ndr) previste per l’anno 2015, nell'ambito delle procedure
relative all'incentivazione all’accelerazione degli
investimenti, chiedendo l'accertamento del raggiungimento della
milestone per l’Elettrodotto Sorgente – Rizziconi.
Il gestore del sistema di trasmissione
ha evidenziato, con successiva comunicazione del 6 giugno 2016, che
sempre in riferimento al suddetto elettrodotto, “al 31 dicembre
2015, oltre ad alcune attività riconducibili al sequestro del
sostegno n. 40, erano in corso di esecuzione la posa dei cavi
terrestri all’interno della galleria sub-orizzontale e del pozzo
verticale realizzati a Favazzina; e che in data 28 maggio 2016,
l’intervento è entrato in esercizio commerciale”.
L’Autority, dopo aver esaminato la
documentazione trasmessa da Terna, il 24 giugno scorso ha accertato
lo stato di raggiungimento delle milestone, riconoscendo a
Terna l’incentivazione all’accelerazione degli investimenti. Ha
inoltre fissato la data obiettivo dell’Elettrodotto Sorgente –
Rizziconi al 30 giugno 2016, accertando il raggiungimento di tale
obiettivo in data 28 maggio 2016.
L’Associazione “I Cittadini
Villafranca Tirrena”, da sempre attenta alle problematiche connesse
alla realizzazione dell’elettrodotto, ha scritto all’Autorità
per l’Energia evidenziando non solo i problemi relativi al pilone
45 ma anche come, su ordine del Pubblico Ministero, sia stato
presentato un progetto di sistemazione dei piloni 45 e 46 che
dureranno 158 giorni.
Per l'avvocato Antonino La Rosa,
presidente dell'associazione, le notizie riguardanti il pilone 40 del
citato elettrodotto “sono parziali e non rispettano la realtà
delle cose. Il sequestro del Pilone 40 non è certamente un fatto
accidentale inevitabile! La società Terna aveva ricevuto già nel
2011 una diffida, da parte dell’associazione MAN, nella quale si
evidenziava che non era possibile costruire il Pilone 40 sul crinale
di Monte Raunuso, perché vietato dalle norme di salvaguardia del
Piano Paesaggistico adottano nel Dicembre 2009. Pertanto il sequestro
ed il procedimento penale, la cui prossima udienza sarà celebrata
dal Tribunale Penale di Messina il 27 settembre 2016 – con tutte le
ipotesi di condanna previste, ivi compresa quella della eliminazione
del pilone 40 – sono da attribuire a delle precise scelte della
Società che non ha tenuto conto della diffida.”
“Il verbale – prosegue l'avvocato
La Rosa –, che riteniamo frutto dell’esame della documentazione
fornita dalla Società Terna, nulla dice a proposito del Pilone 45!
Il Pilone 45 dell’Elettrodotto
Sorgente Rizziconi, tratto aereo Sorgente- Villafranca Tirrena, è
stato sequestrato dal Tribunale di Messina, nel procedimento n.
3908/2015 r.g.n.r, avviato su segnalazione dell’Ispettorato
Ripartimentale Foreste di Messina. A tutt’oggi il Pilone 45 risulta
sequestrato! Risulta, per espressa comunicazione della Società Terna
(vedi foto), del 22.04.2016, indirizzata al Comune di Villafranca
Tirrena ed all’ARPA Sicilia, ove si evidenzia l'Esecuzione
autorizzativa alla rimozione temporanea dei sigilli dell’area del
sostegno n° 45 linea 380kV Sorgente Villafranca … per permettere
l’esecuzione delle opere così come disposto dal provvedimento del
Pubblico Ministero – atto del 23/03/2016. Ed invero, in data
21.04.2016, è stato presentato un progetto per la sistemazione
idraulica dei siti relativi ai sostegni 45 e 46 dell’elettrodotto;
per tali lavori, come indicato dal cartello di cantiere sono
necessari n. 158 giorni.”
“Alla luce di quanto sopra –
conclude La Rosa –, non riusciamo a comprendere cosa significhi
l’entrata in esercizio dell’intervento, fissata al 30 giugno
2016 o che in data 28 maggio 2016, l’intervento è entrato
in esercizio commerciale. Non riusciamo a comprendere come possa
entrare in esercizio un opera che non ci risulta sia stata collaudata
né potrà essere collaudata a breve alla luce dei fatti sopra
elencati”.
Per l'associazione “sarebbe assurdo
che un’opera realizzata tra le proteste dei cittadini, con un
processo penale già attivato, un sostegno ancora sotto sequestro ed
un procedimento davanti al Consiglio di Stato possa fruire pure di
incentivi provenienti dalle nostre tasche.”
Si attende quale sarà la risposta
dell’Autorità per l’energia.
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