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lunedì 13 luglio 2015

Rifiuti: Portorosa non si differenzia dal passato

L’avvio della raccolta differenziata porta a porta a Furnari a fine aprile scorso era stato annunciato dall’amministrazione comunale attraverso locandine e depliant dove si invitavano i furnaresi ad essere mossi da un “senso di responsabilità” per il “rispetto del nostro territorio e dell’ambiente in cui viviamo, per il nostro futuro e quello dei nostri figli”.
Nei programmi dell’amministrazione il “nuovo corso nella gestione e nel recupero delle frazioni riciclabili” doveva portare al “superamento del 50% in soli 30 giorni”, per poi raggiungere “entro breve termine il 65% e oltre”.
Tuttavia, mentre a Furnari la cittadinanza sta rispondendo in modo abbastanza positivo (come già accennato il sistema necessiterebbe di qualche aggiustamento), altrettanto non sembra potersi affermare per il resto del territorio comunale, con particolare riguardo al complesso turistico di Portorosa, troppo spesso e a sproposito identificato con il paese di Furnari.
Come dimostra la foto, in questa località non sembra sia stato recepito, o attuato, non solo il sistema porta a porta, ma nemmeno la differenziazione dei rifiuti che vengono ammassati in maniera indifferenziata e come tali saranno smaltiti in discarica, andando così a vanificare l’auspicato (nel depliant) “risparmio nel conferimento in discarica” con la conseguente previsione di “meccanismi ulteriori di risparmio per l’utenza”. E invece, quei costi supplementari per lo smaltimento dell’indifferenziato di Portorosa “influiranno negativamente su tutti i cittadini”.

Sono stati annunciati controlli serrati sul rispetto del regolamento comunale e “qualunque conferimento non conforme verrà sanzionato con ammenda da €.150,00 a €.3.000,00”. Controlli e sanzioni vanno bene, ma perché non iniziare con l’applicare le stesse regole per tutti, senza distinzioni tra mare e collina?  

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