Secondo quanto riportato dal quotidiano
online “I quaderni dell'Ora” l'assessore regionale all'Energia e
ai servizi di pubblica utilità Calleri, una discarica in provincia di Messina da luglio sarebbe sotto la lente d’ingrandimento della Procura.
«Sapete già che la Oikos di Catania
ha ricevuto l’interdittiva antimafia e gli è stata revocata la
concessione, – racconta Calleri alla giornalista Elena Giordano –adesso è il turno di un’altra, in provincia di
Messina, che da luglio è sotto la lente d’ingrandimento della
Procura. Ho mantenuto in vita la commissione già esistente diretta
da Enrico Vella e dalle relazioni che mi sono arrivate sono varie le
criticità sulla gestione delle discariche siciliane».
Calleri che nel corso del suo incarico,
adesso in attesa di riconferma, ha attivato un monitoraggio a
campione, alle concessioni, alle autorizzazioni e alle certificazioni
antimafia per quanto riguarda la gestione delle discariche e dei
campi produttori di energia alternativa nuovi e in costruzione, ma
soprattutto per tutte quelle attività già esistenti da tempo e mai
verificate e controllate negli anni.
Sarebbe inoltre in corso un’analisi
dettagliata sulla gestione di acque e rifiuti per ciascuna delle
provincie siciliane. «È un’attività di mia competenza –
conclude Calleri – che ho attivato
subito dopo alcune precise segnalazioni. In questo momento siamo
concentrati sulla provincia di Enna. Di più non posso dire perché
gli accertamenti sono in corso».
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