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domenica 10 febbraio 2013

Se Bellolampo dovesse chiudere...


La Regione Siciliana ha disposto "un intervento immediato" nella discarica di Bellolampo, a Palermo dopo un sopralluogo che ha evidenziato una "situazione di criticità ambientale".
Nella vastissima area che sovrasta Palermo, infatti, si è formato una sorta di lago di percolato, la sostanza tossica che si forma dalla decomposizione dei rifiuti.
Per questo, su specifica richiesta del governatore Rosario Crocetta e dell'assessore all'Energia, Nicolò Marino, è stato avviato un "procedimento di sostituzione degli enti", disponendo un trasferimento di parte del percolato in altre discariche.
Il direttore dell'assessorato, Marco Lupo, ha "provveduto a verificare l'immediata disponibilità di impianti di trattamento del percolato" per attivarne il "prelievo e lo smaltimento in impianti autorizzati". L'obiettivo è di trasferirne 1.200 tonnellate al giorno in modo da togliere dal sito - in 20 giorni in cinque discariche individuate dalla Regione - 24.000 tonnellate di percolato che "secondo quanto comunicato dall'Amia, risulterebbe necessario smaltire nel detto periodo".
La situazione rischia di sfociare in emergenza totale se il prossimo 30 aprile la discarica verrà chiusa per la saturazione delle prime cinque vasche. La realizzazione della sesta vasca, che doveva cominciare in autunno, è stata rinviata. I tempi di esecuzione sono di circa 450 giorni, ma non sono stati ancora appaltati i lavori di costruzione degli impianti. In queste condizioni la paralisi dell'intera discarica potrebbe avvenire entro poche settimane.



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