
La Regione Siciliana ha disposto "un
intervento immediato" nella discarica di Bellolampo, a Palermo dopo
un sopralluogo che ha evidenziato una "situazione di criticità ambientale".
Nella vastissima area che sovrasta
Palermo, infatti, si è formato una sorta di lago di
percolato, la sostanza tossica che si forma dalla decomposizione dei
rifiuti.
Per questo, su specifica richiesta del
governatore Rosario Crocetta e dell'assessore all'Energia, Nicolò
Marino, è stato avviato un "procedimento di sostituzione degli
enti", disponendo un trasferimento di parte del percolato in altre
discariche.
Il direttore dell'assessorato, Marco
Lupo, ha "provveduto a verificare l'immediata disponibilità di
impianti di trattamento del percolato" per attivarne il
"prelievo e lo smaltimento in impianti autorizzati".
L'obiettivo è di trasferirne 1.200 tonnellate al giorno in modo da
togliere dal sito - in 20 giorni in cinque discariche individuate
dalla Regione - 24.000 tonnellate di percolato che "secondo
quanto comunicato dall'Amia, risulterebbe necessario smaltire nel
detto periodo".
La situazione rischia di sfociare in
emergenza totale se il prossimo 30 aprile la discarica verrà chiusa
per la saturazione delle prime cinque vasche. La realizzazione della
sesta vasca, che doveva cominciare in autunno, è stata rinviata. I
tempi di esecuzione sono di circa 450 giorni, ma non sono stati
ancora appaltati i lavori di costruzione degli impianti. In queste
condizioni la paralisi dell'intera discarica potrebbe avvenire entro
poche settimane.
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