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domenica 9 settembre 2012

L’inchiesta di Antonio Mazzeo sulle presunte infiltrazioni mafiose a Falcone. Filiti replica alle "accuse" di Cirella - parte seconda



Segue...
 
In una lunga (ben 14 pagine) lettera definisce «illazioni» le affermazioni sui rapporti di parentela di alcuni consiglieri comunali con soggetti accusati di associazione mafiosa.
Una lettera piena di bugie e offese gratuite.
La bugia politicamente più rilevante riguarda proprio i rappresentanti istituzionali direttamente riconducibili ai personaggi coinvolti nelle inchieste di mafia: nessuno di loro ha mai sentito il dovere di assumere delle posizioni politiche di avversione e di condanna alla mafia, né in Consiglio Comunale, né in alcuna manifestazione pubblica. Cirella mente sapendo di mentire quando afferma il contrario.        
Certi rapporti di parentela, purtroppo, non possono definirsi illazioni se tutti hanno visto determinati personaggi impegnati in prima persona durante la campagna elettorale e con risultati strabilianti per candidati praticamente sconosciuti in paese: se poi ci aggiungiamo che, allorquando il gruppo d’opposizione ha sollevato in maniera assolutamente pacata alcune legittime perplessità a seguito delle recenti inchieste antimafia e nessuno degli attuali amministratori ha ritenuto di spendere una parola di pubblica condanna per prendere le distanze da certi ambienti, anche l’osservatore più benevolo si renderà conto che un serissimo problema di carattere politico ed istituzionale esiste, eccome.
Al di là delle manifestazioni di solidarietà ad Antonio Mazzeo, dopo la presa di posizione del sindaco Cirella si fa ancora attendere una risposta forte da parte del gruppo di minoranza. Quali iniziative intendete intraprendere?
Ciò a cui teniamo tutti è, anzitutto, che si faccia luce su tutte le trame oscure degli ultimi decenni, lo chiediamo in maniera decisa da più di anno perché non abbiamo nulla da temere. Vogliamo solo evitare i tentativi di strumentalizzazione di una posizione - ripeto e sottolineo - di civiltà, che non può avere etichette politiche perché riguarda i principi fondamentali di agibilità democratica.
Purtroppo c’è chi vuole ridurre il tutto al chiacchiericcio, alla polemica sterile, paventando addirittura un recondito desiderio di ribaltare il risultato elettorale: chi ci conosce sa che non è così. Ma a questo punto si imporranno delle decisioni drastiche per dimostrare che chiediamo solo verità.
Si sta riferendo all'ipotesi di dimissioni in blocco del gruppo di minoranza?
Queste sono valutazioni che i Consiglieri Comunali di opposizione affronteranno in piena autonomia. Vede, si tratta di persone che in buona parte si affacciano per la prima volta all’impegno politico, alcuni di loro sono giovanissimi: persone che credono fermamente nelle istituzioni democratiche, che vogliono solo il bene del nostro paese.
Chiunque, credo, si renderà conto dell’enorme disagio di una situazione in cui, magari in Consiglio Comunale, ci si possa sentir lanciare certe accuse da chi, mi permetta, non ha le carte in regola per dare lezioni di altissimo senso civico, di lotta alla mafia, di trasparenza e legalità.
In questo contesto, la dichiarazione di una persona della sobrietà e dell’autorevolezza dell’On. Rita Borsellino che ha definito la situazione di Falcone più che preoccupante, a mio giudizio, rappresenta bene l’orizzonte verso il quale muoversi.

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