Elezioni amministrative a Patti, cadono le prime teste

Si riduce il numero dei candidati in lizza per la poltrona di sindaco della città di Patti. Il cavaliere Gaetano Stroscio ha fatto un passo indietro, e l'ha comunicato nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio presso la sala conferenze di Piazza Mario Sciacca.

La scelta di Stroscio di abbandonare, a malincuore, l'idea di candidarsi, è dovuta a motivi personali e di salute, ''riconducibili anche - ha detto - alle tante notizie diffamanti sul proprio conto''. Il gruppo che lo appoggiava, i Democratici Autonomisti - circolo del Tirreno, realizzerà una lista che, a questo punto, sosterrà il candidato Mauro Aquino.

Nei prossimi giorni potrebbero maturare ulteriori novità, infatti, dalla rosa dei sette iniziali candidati a sindaco in vista delle elezioni amministrative del 29 e 30 maggio - ora sei - insistenti boatos riferiscono che potrebbero ritirarsi anche Carmelo Favazzo e Enzo Russo che confluirebbero nella eventuale candidatura dell’ex consigliere provinciale Lucio Melita. In questo momento, comunque, i candidati sicuri restano il consigliere provinciale Luigi Gullo, candidato ufficiale del centro-sinistra, che rappresenterebbe la continuità con la giunta uscente, il presidente dell’Associazione Consumatori Siciliani Nicola Calabria, l’avvocato Mauro Aquino e l’avvocato Tino Giusto a contendersi i voti dell’area di centro-destra [il senatore Domenico Nania, coordinatore provinciale del Pdl, in occasione della candidatura di Mangano a Capo d’Orlando, ha fatto il punto sulla situazione a Patti dove il PdL, dopo una larga fase di elaborazione politica, ha effettuato una convergenza, unanime ed importante, sulle prossime elezioni di fine maggio decidendo di dare il simbolo ufficiale del partito proprio all’avvocato Mauro Aquino. Il senatore barcellonese ha così confermato quella che era stata una indiscrezione giornalistica che, seppur ben argomentata, aveva bisogno di ufficialità e che aveva incendiato il clima politico pattese, ndr], il dott. Enzo Russo e Carmelo Favazzo ma, come detto, con il punto interrogativo.