È andata in decisione giovedì 21 aprile scorso, dopo due rinvii consecutivi, l'udienza per l'applicazione dell'incandidabilità nei confronti degli ex amministratori del Comune di Furnari. Il collegio del Tribunale civile di Barcellona P.G. composto dal presidente Maria Celi, Assunta Cardamone e dal relatore Danilo Maffa, dopo aver ascoltato e accolto le memorie del folto collegio di difesa, si sono riservati la decisione che sarà comunicata entro le prossime settimane.
Il giudizio sull'incandidabilità riguarda tutti gli ex amministratori rimasti in carica fino allo scioglimento degli organi amministrativi, deciso su delibera del Consiglio dei ministri e con decreto del Capo dello Stato del 4 dicembre del 2009.
L'Avvocatura dello Stato di Messina rappresentata in aula dall'avvocato Paolo Grasso, ha insistito affiché sia dichiarata l'incandidabilità di tutti gli ex amministratori citati. A costituirsi e resistere contro la richiesta della «dichiarazione d'incandidabilità», dalle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali della regione Sicilia per i prossimi 5 anni, sono stati tutti gli ex consiglieri e assessori in carica.
Tra chi si è opposto alla dichiarazione anche il deposto sindaco Lopes, contravvenendo così all'impegno assunto davanti al Gip ed alla Procura, in seguito al quale aveva ottenuto la rimessione in libertà.
Oltre all'ex sindaco, gli ex amministratori comunali che si sono costituiti, sono stati gli ex assessori: Antonino Crisafulli (vice-sindaco) pensionato; Tindaro Risica, pensionato; Giuseppe Risica, medico; Francesca Conti, insegnate. Assieme a questi gli ex consiglieri in carica al momento dello scioglimento: Giuseppe Chiofalo, medico, presidente del consiglio comunale; Filippo Bonanno, ex agente di custodia in pensione; Silvia Pesce, casalinga; Umberto Torre, dipendente Esa; Alfio Risica, pensionato; Claudio Calabrese, imprenditore; Franco Fazio, commercialista, capo gruppo di maggioranza; Domenico Stoppia, vice presidente del Consiglio comunale; Antonino Branca, geometra; e ancora i consiglieri di minoranza in carica per surroga dei dimissionari Lucia Caccamo, praticante avvocato e Antonino Munafò, imprenditore.
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