Ennesimo intervento
finanziario della Regione per sopperire alle inadempienze nella gestione post
operativa della discarica di Tirrenoambiente e del Comune di Mazzarrà.
Stanziati altri 300.000 euro per un nuovo ripristino di parte del capping
provvisorio e 990.425 euro per l’affidamento esterno dei servizi di
progettazione degli interventi di messa in sicurezza del sito di Contrada Zuppà
Continua a fagocitare risorse pubbliche la discarica di
Contrada Zuppà nel Comune di Mazzarrà S. Andrea. Dall’aprile del 2017, quando
“a seguito della dissestata situazione finanziaria lamentata dal Gestore”,
oltre a “numerose altre inadempienze concause dell’attuale contesto” si è determinata
una grave criticità derivante dal rischio di sversamento del percolato prodotto
dal modulo 2, la Regione siciliana è dovuta intervenire – in danno di
Tirrenoambiente e del Comune di Mazzarrà – già cinque volte, stanziando la
somma di 2.479.000 euro per gli interventi di smaltimento del percolato e
ripristino di una parte del capping provvisorio.
Con la recente delibera n. 343 del 26 settembre 2019 sono
stati stanziati altri 1.290.425 euro per provvedere ad un nuovo ripristino di
parte del capping provvisorio per un totale di 300.000 euro, e procedere
all’affidamento esterno dei “servizi tecnici inerenti la progettazione
definitiva/esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione
per gli interventi di messa in sicurezza della discarica, utili a stabilizzare
il corpo della discarica, isolare la sorgente di contaminazione, limitare la
produzione del percolato ed il rischio di fuoriuscita dello stesso, con
conseguente sversamento nell’adiacente torrente Mazzarrà”.
Dalla relazione alla Giunta regionale predisposta dal
Servizio 7 – Bonifiche e allegata alla delibera si apprende come lo scorso 5
settembre il liquidatore della Tirrenoambiente abbia sollecitato un intervento
sostitutivo da parte della Regione per il ripristino di una porzione di capping
provvisorio danneggiato dagli eventi calamitosi del 22 aprile scorso,
evidenziando come la “mancanza della copertura provvisoria e l’inizio delle
piogge”, abbia “ulteriormente aumentato le infiltrazioni di acqua piovana nel
corpo della discarica con conseguente aumento della produzione di percolato e
la saturazione delle vasche di accumulo”.
La relazione del Servizio 7 tuttavia evidenzia come
“l’intervento sul capping, così come quello sul percolato, non sono risolutivi
ma costituiscono una soluzione tampone nelle more di realizzare gli appropriati
interventi per la chiusura definitiva della discarica, previsti dalle vigenti
norme e mai attuati dal Gestore”, chiarendo inoltre che “la discarica non è
ancora normativamente in fase post operativa e che il contenimento della temuta
contaminazione investe procedure che richiederebbero interventi rientranti
nella gestione operativa della discarica, ancorché sequestrata e in cui non si
abbancano rifiuti”.
Ed è proprio in merito alla realizzazione degli interventi
per la chiusura definitiva della discarica che la delibera della giunta
regionale destina la parte più cospicua del finanziamento per una cifra pari a
990.425,08 euro.
Si ricorderà che il 10 aprile 2018 era stato stipulato un
accordo tra il Soggetto Attuatore del Commissario di Governo per l’attuazione
degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione
Siciliana e il Dirigente Generale del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti. L’accordo
incaricava l’Ufficio del Commissario di progettare e supportare nella
progettazione degli interventi di messa in sicurezza e di tutti gli interventi
per pervenire alla chiusura e bonifica di alcune discariche siciliane, tra cui
anche quella di Contrada Zuppà.
Il 28 agosto scorso tuttavia il Soggetto Attuatore ha
manifestato l’impossibilità di procedere con le progettazioni delle perizie di
indagini per la mancanza di figure professionali specialistiche.
Quindi, data l’urgenza di provvedere con la progettazione
definitiva ed esecutiva degli interventi urgenti di messa in sicurezza del sito
di Mazzarrà, l’incarico è stato revocato e, non trovandosi all’interno dell’amministrazione
regionale personale con le necessarie competenze, si è deciso di procedere all’affidamento
a tecnici esterni alla Pubblica Amministrazione. Da qui lo stanziamento della
cifra di 990.425,08 euro.
Anche per l’affidamento dei servizi tecnici, la relazione
del Servizio / ribadisce come esso sia “finalizzato alla realizzazione di opere
di messa in sicurezza utili ad isolare la sorgente primaria di contaminazione e
che le stesse costituiscono la prima fase degli interventi necessari per la
chiusura definitiva della discarica,previsti dalle vigenti norme e – ribadisce
la relazione – mai attuati dal Gestore”.
Si ritiene quindi indispensabile – conclude la relazione –
che il liquidatore di Tirrenoambiente si attivi con urgenza per reperire dai soci,
pubblici e private, e dai Comuni con feritori le somme necessarie per
finanziare un piano di opere che portino alla gestione post operativa della
discarica di Mazzarrà.
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