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martedì 15 ottobre 2019

Un’altra milionata di euro nella voragine di Contrada Zuppà


Ennesimo intervento finanziario della Regione per sopperire alle inadempienze nella gestione post operativa della discarica di Tirrenoambiente e del Comune di Mazzarrà. Stanziati altri 300.000 euro per un nuovo ripristino di parte del capping provvisorio e 990.425 euro per l’affidamento esterno dei servizi di progettazione degli interventi di messa in sicurezza del sito di Contrada Zuppà

Continua a fagocitare risorse pubbliche la discarica di Contrada Zuppà nel Comune di Mazzarrà S. Andrea. Dall’aprile del 2017, quando “a seguito della dissestata situazione finanziaria lamentata dal Gestore”, oltre a “numerose altre inadempienze concause dell’attuale contesto” si è determinata una grave criticità derivante dal rischio di sversamento del percolato prodotto dal modulo 2, la Regione siciliana è dovuta intervenire – in danno di Tirrenoambiente e del Comune di Mazzarrà – già cinque volte, stanziando la somma di 2.479.000 euro per gli interventi di smaltimento del percolato e ripristino di una parte del capping provvisorio.
Con la recente delibera n. 343 del 26 settembre 2019 sono stati stanziati altri 1.290.425 euro per provvedere ad un nuovo ripristino di parte del capping provvisorio per un totale di 300.000 euro, e procedere all’affidamento esterno dei “servizi tecnici inerenti la progettazione definitiva/esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per gli interventi di messa in sicurezza della discarica, utili a stabilizzare il corpo della discarica, isolare la sorgente di contaminazione, limitare la produzione del percolato ed il rischio di fuoriuscita dello stesso, con conseguente sversamento nell’adiacente torrente Mazzarrà”.
Dalla relazione alla Giunta regionale predisposta dal Servizio 7 – Bonifiche e allegata alla delibera si apprende come lo scorso 5 settembre il liquidatore della Tirrenoambiente abbia sollecitato un intervento sostitutivo da parte della Regione per il ripristino di una porzione di capping provvisorio danneggiato dagli eventi calamitosi del 22 aprile scorso, evidenziando come la “mancanza della copertura provvisoria e l’inizio delle piogge”, abbia “ulteriormente aumentato le infiltrazioni di acqua piovana nel corpo della discarica con conseguente aumento della produzione di percolato e la saturazione delle vasche di accumulo”.
La relazione del Servizio 7 tuttavia evidenzia come “l’intervento sul capping, così come quello sul percolato, non sono risolutivi ma costituiscono una soluzione tampone nelle more di realizzare gli appropriati interventi per la chiusura definitiva della discarica, previsti dalle vigenti norme e mai attuati dal Gestore”, chiarendo inoltre che “la discarica non è ancora normativamente in fase post operativa e che il contenimento della temuta contaminazione investe procedure che richiederebbero interventi rientranti nella gestione operativa della discarica, ancorché sequestrata e in cui non si abbancano rifiuti”.
Ed è proprio in merito alla realizzazione degli interventi per la chiusura definitiva della discarica che la delibera della giunta regionale destina la parte più cospicua del finanziamento per una cifra pari a 990.425,08 euro.
Si ricorderà che il 10 aprile 2018 era stato stipulato un accordo tra il Soggetto Attuatore del Commissario di Governo per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Siciliana e il Dirigente Generale del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti. L’accordo incaricava l’Ufficio del Commissario di progettare e supportare nella progettazione degli interventi di messa in sicurezza e di tutti gli interventi per pervenire alla chiusura e bonifica di alcune discariche siciliane, tra cui anche quella di Contrada Zuppà.
Il 28 agosto scorso tuttavia il Soggetto Attuatore ha manifestato l’impossibilità di procedere con le progettazioni delle perizie di indagini per la mancanza di figure professionali specialistiche.
Quindi, data l’urgenza di provvedere con la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi urgenti di messa in sicurezza del sito di Mazzarrà, l’incarico è stato revocato e, non trovandosi all’interno dell’amministrazione regionale personale con le necessarie competenze, si è deciso di procedere all’affidamento a tecnici esterni alla Pubblica Amministrazione. Da qui lo stanziamento della cifra di 990.425,08 euro.
Anche per l’affidamento dei servizi tecnici, la relazione del Servizio / ribadisce come esso sia “finalizzato alla realizzazione di opere di messa in sicurezza utili ad isolare la sorgente primaria di contaminazione e che le stesse costituiscono la prima fase degli interventi necessari per la chiusura definitiva della discarica,previsti dalle vigenti norme e – ribadisce la relazione – mai attuati dal Gestore”.
Si ritiene quindi indispensabile – conclude la relazione – che il liquidatore di Tirrenoambiente si attivi con urgenza per reperire dai soci, pubblici e private, e dai Comuni con feritori le somme necessarie per finanziare un piano di opere che portino alla gestione post operativa della discarica di Mazzarrà.

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