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sabato 8 novembre 2014

Crocetta: «Col dipartimento rifiuti stiamo verificando altre possibilità, inclusa quella di riattivare, a termine e dopo i provvedimenti necessari, la stessa discarica di Sant’Andrea»



«L’utilizzo della discarica di Motta Sant’Anastasia per l’emergenza rifiuti a Messina, dopo la chiusura di Mazzarrà Sant’Andrea, è un atto dovuto per legge ed è persino un atto di solidarietà nei confronti di quei comuni che in questo momento si trovano in grande difficoltà dopo il provvedimento di sequestro disposto dalla magistratura. Voglio rassicurare i sindaci e la popolazione interessata, confinante col sito di Motta Sant’Anastasia, che non si tratta di un provvedimento definitivo ma di un atto temporaneo e transitorio».
Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. «Col dipartimento rifiuti stiamo verificando altre possibilità, inclusa quella di riattivare, a termine e dopo i provvedimenti necessari, la stessa discarica di Sant’Andrea», aggiunge Crocetta. Che lancia un appello: «Guai a fare prevalere in questo momento egoismi e contrapposizioni tra città, di fronte alle difficoltà si ha tutto il dovere di collaborare, nessuno tiri la corda da una parte o dall’altra; il patto di solidarietà tra cittadini è fondamentale per andare avanti».
«La Regione - prosegue Crocetta - è vittima di un piano dei rifiuti stabiliti nel passato che ha previsto il concentramento della spazzatura nelle due grandi aree di Mazzarrà Sant’Andrea e di Motta Sant’Anastasia, eliminando le discariche pubbliche e determinando l’attuale situazione. Sono in corso degli approfondimenti, a partire da Messina, per modificare questa situazione, inoltre occorre accelerare la definizione del nuovo piano dei rifiuti, su cui la Regione intende coinvolgere la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell’Ambiente, affinché le scelte sbagliate dle passato non vengano pagate dai siciliani». «Invito tutti a collaborare - prosegue il governatore - senza facili demagogie e populismi.
Chi oggi si trincera dietro posizioni rigide domani potrebbe ritrovarsi in difficoltà».
Per Crocetta «la scelta di creare queste grandi discariche è stata sbagliata, ma non si cambia modello dall’oggi al domani perché esistono leggi che vanno rispettate da tutti. Invito quindi a chiudere le polemiche, nei prossimi giorni convocherò i sindaci delle città interessate al problema per coinvolgerli nella definizione del piano di conferimento dei rifiuti».

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