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sabato 14 gennaio 2012

Il processo a Lopes si sposta a Messina


Pressanti problemi personali mi hanno ultimamente un po’ distratto dall’aggiornarmi sulle vicende giudiziarie che coinvolgono la passata amministrazione di Furnari.
Vediamo di fare un po’ il punto della situazione dell’operazione Torrente.
Il 12 gennaio scorso si è tenuta la prima udienza del processo che vede alla sbarra l’ex sindaco dottor Salvatore Lopes (che aveva scelto di essere processato col giudizio immediato) insieme ad alcuni esponenti della cosca mafiosa dei mazzarroti, dopo che nell’ottobre scorso Il gup di Messina Daria Orlando aveva rinviato a giudizio il Lopes e altre sei persone, con l’accusa di avere agevolato le imprese legate alla mafia barcellonese nell’assegnazione dei lavori per per la messa in sicurezza del territorio dopo l’alluvione del dicembre del 2008.
Poiché l’aula del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto non è dotata dell’impianto di videoconferenza (necessaria per sentire in aula le dichiarazioni del pentito Bisognano), non si possono celebrare processi di mafia nella città del Longano. Quindi la prima udienza del processo Torrente è durata solo il tempo necessario per completare gli adempimenti di rito ed è stato rinviato per il 23 febbraio in "trasferta" al Tribunale di Messina, dove verranno riunificate le posizioni di Lopes, Calabrese, Geraci e Arcidiacono.
Il Comune di Furnari, rappresentato dall'avv. Carmelo Scillia, ha depositato la richiesta di costituzione di parte civile (La decisione era stata adottata con una delibera della Commissione straordinaria, composta dal viceprefetto di Catanzaro Elena Scalfaro, dal viceprefetto aggiunto di Messina, Carmelo Marcello Musolino, e dal direttore amministrativo della prefettura di Catanzaro, Gino Rotella) contro l'ex sindaco, Tindaro Calabrese, l'ex boss pentito Melo Bisognano e altri gregari, accusati di aver condizionato e danneggiato l'attività amministrativa dell'ente e della comunità locale che ha anche subito lo scioglimento degli organi elettivi. Si è costituito parte civile contro tutti i sette imputati, anche il neo sindaco Mario Foti e ciò - come ha spigato in un comunicato - «al fine di tutelare il proprio diritto di parte offesa e soggetto danneggiato dalle note vicende svoltesi nella campagna elettorale del 2007 che, invertendo la realtà dei fatti accaduti, paradossalmente sono stati utilizzati nella recente campagna elettorale da soggetti imputati, nel maldestro tentativo di giungere al medesimo risultato»: Fatti per i quali il sindaco ha annunciato l'avvio di iniziative giudiziarie.
Infine, i pm Verzera e Cavallo, che avevano stralciato la posizione di Teresa Truscello, 36 anni, ex convivente di Carmelo Bisognano e del cugino Salvatore Genovese, 42 anni, originario di Mazzarrà e residente a Furnari, chiederanno l’archiviazione nei loro confronti. Stralciata la posizione, ma perché imputato in un processo parallelo, di Giulio Lopes, 45 anni, accusato di avere aggredito l’avvocato Mario Foti la sera del 29 novembre 2007.
Appuntamento al 23 febbraio.

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