Il Consiglio dei ministri ha deciso il 23 marzo la proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di Furnari (Messina) al fine di completare le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, dove sono state riscontrare forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata. Ha partecipato all’esame della questione il Vice Presidente della Regione siciliana, dottor Giosuè Marino.
Ricordiamo che il 27 novembre 2009, il Consiglio dei Ministri aveva delliberato lo scioglimento degli organi ordinari del Comune di Funari.
Nella relazione sintetica del ministro Maroni che illustrava i motivi dello scioglimento causato dal condizionamento della criminalità organizzata e in particolare della cosca mafiosa dei Mazzarroti e dei Barcellonesi si leggeva che: «Gli accertamenti svolti hanno confermato l'influenza esercitata da esponenti della locale consorteria sulla libera determinazione del voto, in particolare con le pressioni esercitate su un dipendente comunale in grado di dirottare 12 voti a favore del candidato sindaco risultato eletto. La relazione del prefetto di Messina - scriveva il ministro Maroni - ha messo in risalto come i numerosi collegamenti tra appartenenti al gruppo mafioso dei Mazzarroti con amministratori locali abbiano condotto ad un uso distorto della cosa pubblica e ciò grazie anche a una fitta rete di parentele, affinità, amicizie e frequentazioni che lega alcuni amministratori o loro stretti parenti ad esponenti delle locali consorterie criminali o a soggetti ad esse contigui. Gli aspetti di condizionamento emergono - è scritto nella relazione - da continuità tra l'attuale consiglio comunale e le precedenti consiliature da cui risultano radicate anomalie procedurali nonché illegittimità gravi i cui esiti hanno favorito soggetti collegati alla criminalità organizzata».
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