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domenica 27 marzo 2011

Furnari, rinviata l’udienza del procedimento per l’incandidabilità degli ex amministratori comunali



Il 17 marzo scorso avrebbe dovuto tenersi, presso il Tribunale di Barcellona P.G., la seconda udienza del procedimento d’incandidabilità degli ex amministratori comunali di Furnari (Proc. Civ. N. 429/10, relatore dr. Catanese). Coincidendo la data con la festività nazionale per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, la stessa è stata rinviata d’ufficio al 7 aprile.
Il procedimento aveva preso il via dall'iniziativa del ministro dell'interno, Roberto Maroni, che si era rivolto al prefetto, Francesco Alecci. Quest'ultimo aveva chiesto ai giudici della città del Longano di applicare il decreto che determinerebbe l'incandidabilità, per cinque anni, non solo alle prossime amministrative, ma anche a quelle regionali, provinciali e circoscrizionali. Coinvolti l'ex sindaco, Salvatore Lopes, l'ex vicesindaco, Nino Crisafulli, gli ex assessori Tindaro Risica, Giuseppe Risica e Francesca Conti, poi gli ex consiglieri comunali, Giuseppe Chiofalo, Filippo Bonanno, Silvia Pesce, Umberto Torre, Alfio Risica, Claudio Calabrese, Franco Fazio, Domenico Stoppia e Antonino Branca e i due consiglieri di minoranza, Lucia Caccamo e Antonino Munafò, che subentrarono dopo la surroga.
Intanto emergono nuovi fatti circa le circostanze che hanno portato alla scarcerazione proprio dell’ex sindaco di Furnari, Salvatore Lopes, avvenuta soltanto pochi giorni dopo (8 marzo) che il Tribunale del riesame aveva rigettato la seconda istanza (3 marzo).
Nonostante si fosse costituito nella prima udienza del 16 dicembre 2010 del procedimento di interdizione, il Lopes, dopo il rigetto della seconda istanza di scarcerazione, ha chiesto di essere sentito dal Gip Massimiliano Micali. Davanti a quest’ultimo l’ex sindaco avrebbe dichiarato di non opporsi al procedimento di incandidabilità.  Sulla base di questo presupposto, il giudice, ritenendo che il Lopes non potesse reiterare il reato, ha dato parere favorevole alla scarcerazione.
ll dott. Lopes, che venne rimosso nel 2009 dalla carica di sindaco con lo scioglimento del Comune di Furnari per ingerenze con la criminalità organizzata, resta comunque indagato a piede libero per concorso in associazione mafiosa con il clan dei “Mazzarroti” di Mazzarrà Sant’Andrea e per voto di scambio politico mafioso. Le risultanze investigative e le intercettazioni dimostrano inoltre che l’ex primo cittadino del comune tirrenico ha intrattenuto rapporti con l’allora boss Carmelo Bisognano che, dall’inizio di quest’anno è diventato collaboratore di giustizia e, per questo, ha già ottenuto la revoca della detenzione al carcere duro (art. 41 bis).

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