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mercoledì 12 febbraio 2025

Bonifica di Zuppà, sarà corsa contro il tempo

Dopo la firma dell’accordo quadro tra Regione e Mase, scatta il countdown per portare a compimento entro il primo trimestre del 2026 tutte le opere di bonifica finanziate con 32 milioni di euro del Pnrr destinate al risanamento dei cosiddetti “siti orfani”

Discarica dopo l'incendio del 2024
Il target finale per la bonifica dell’ex discarica di contrada Zuppà è fissato al primo trimestre del 2026. Come previsto dagli obiettivi del Pnrr, entro quella data dovrà infatti essere riqualificato, a livello nazionale, il 70% della somma di tutte le superfici di suolo individuate. Per assicurare un intervento omogeneo sul territorio ed evitare sperequazioni regionali, il medesimo obiettivo è previsto singolarmente per ciascuna Regione e Provincia autonoma.
Su Mazzarrà si è arrivati alla firma dell’accordo quadro tra Regione e Mase (ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) solo il 31 gennaio scorso (dopo l'avvio del relativo iter nel settembre 2022). Giorno 14 febbraio è stato annunciato un tavolo tecnico a Messina presso gli uffici del Genio civile (l’ingegnere capo Santi Trovato è il Rup designato dalla Regione) per discutere sugli atti consequenziali alla stipula dell’accordo.
Un accordo che rimodula le somme già assegnate alla Regione siciliana (64 milioni di euro), aumentando la provvista destinata a contrada Zuppà da 12 a 32 milioni di euro. Un secondo intervento, con un finanziamento di 5,6 milioni di euro, riguarderà – secondo quanto previsto dall’accordo – gli interventi sulla la discarica di Bolognetta (Pa), in contrada Torretta. Cosa ne sarà degli altri siti originariamente inseriti nell’elenco degli interventi (contrada Formaggiara a Tripi, per restare in provincia), al momento non è dato saperlo.
Tra approvazione del progetto esecutivo di messa in sicurezza propedeutica alla chiusura della discarica, atti di gara, affidamento e realizzazione dei lavori (procedura che seguirà direttamente il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti dopo la revoca dell’incarico di soggetto attuatore esterno alla Srr Messina-Provincia) scatta adesso una corsa contro il tempo per arrivare alla conclusione dei lavori (e, forse, alla fine dell’incubo con cui un territorio convive da decenni) il 31 marzo 2026.



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