L’associazione Mediterranea per la
natura onlus, assistita dall’avvocato Antonino La Rosa del foro di
Messina – legale anche dell’Associazione Antimafie Rita Atria, con
la quale ha provveduto, lo scorso novembre, alla stesura di un
documento di osservazioni sul progetto di riconversione della
centrale Edipower di San Filippo del Mela – si è costituita
davanti al Tribunale amministrativo del Lazio contro il ricorso, - depositato il 23 febbrario 2016 - dalla stessa Edipower contro la nota
prot. 341904/29945 del 2 dicembre scorso del ministero dei beni
culturali avente ad oggetto: "Centrale termoelettrica San
Filippo del Mela - richiesta di pronuncia sulla compatibilità
ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006".
Il Ricorso è stato iscritto al
2146/2016 R.G., Sez 3a e notificato da tempo ai vari soggetti
interessati, tra cui il Comune di San Filippo del Mela.
L’Associazione MAN chiede la conferma
del primo diniego al progetto di inceneritore, espresso nell’ambito
della procedura di VIA.
Il diniego è stato pronunciato dal
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che,
facendo proprie le valutazione negative espresse dalla Soprintendenza
di Messina, ha evidenziato il contrasto palese ed insanabile con il
Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, adottato il 4 dicembre 2009,
pienamente vigente in regime di salvaguardia ed in attesa
dell’approvazione definitiva.
Per la Valutazione di Impatto
Ambientale è previsto un decreto congiunto tra il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
La costituzione consentirà alla MAN,
oltre che di intervenire a pieno titolo, di avere tempestiva e
diretta conoscenza delle iniziative e dei documenti che verranno
prodotti, visto anche l’incredibile silenzio che accompagna il
ricorso di Edipower e la posizione assunta dalla Soprintendenza di
Messina e dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e
dell’Identità Siciliana.
L’Associazione MAN ritiene che il
silenzio sul ruolo dei beni culturali sia il miglior alleato di
Edipower e dello stesso governo nazionale per imporre al territorio
un progetto in contrasto con tutte le norme vigenti.
Allo stato attuale della normativa le
motivazioni espresse non lasciano spazio per superare il diniego con
un provvedimento di alta amministrazione, di competenza del Consiglio
dei Ministri.
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