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martedì 29 dicembre 2015

Ecotassa: quanto pagheranno i comuni non virtuosi?

Il Senato, lo scorso 4 novembre, ha approvato, con modificazioni, il disegno di legge d’iniziativa del Governo, già approvato dalla Camera.
79 articoli che contengono diverse misure, tra cui quella che dovrebbe favorire la riduzione dei rifiuti introducendo delle agevolazioni sulle tasse per i comuni virtuosi.
Gli articoli 34 e 35, introdotti nel corso dell'esame al Senato, intervengono sulla disciplina della c.d. ecotassa (dettata dai commi 24 e seguenti dell'art. 3 della L. 549/1995), al fine di estendere il tributo anche ai rifiuti inviati agli impianti di incenerimento senza recupero energetico e di modificare la destinazione del gettito derivante dal tributo. Vengono altresì assoggettati al pagamento dell'ecotassa, nella misura ridotta del 20%, in ogni caso, tutti gli impianti classificati esclusivamente come impianti di smaltimento mediante incenerimento a terra. E infine riducono l’importo del tributo per il conferimento in discarica per i Comuni “virtuosi”.
L'articolo 36, introdotto anch'esso nel corso dell'esame al Senato, prevede la possibilità per i Comuni di prevedere riduzioni tariffarie ed esenzioni della tassa sui rifiuti in caso di effettuazione di attività di prevenzione nella produzione di rifiuti. Le riduzioni tariffarie dovranno essere commisurate alla quantità di rifiuti non prodotti (nuova lettera e-bis) del comma 659 della L. 147/2013).
L'articolo 42 modifica le modalità (stabilite dal comma 667 dell'art. 1 della L. 147/2013) con cui disciplinare i criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati.
Disposizioni incidenti sulla disciplina della c.d. ecotassa sono inoltre contenute nell'articolo 32.
Per l'Associazione “Zero Waste Sicilia” l’ecotassa è un valido incentivo per i Comuni ad effettuare la raccolta differenziata e colpisce il sistema di smaltimento effettuato attraverso le discariche.
«Meno porti in discarica meno paghi anche come tasse: semplicissimo!»
Il collegato ambientale, secondo Zero Waste Sicilia, avrebbe dovuto innalzare l’importo del tributo per i Comuni che non effettuano la raccolta differenziata al di sopra del 65 % anche modulandolo in funzione delle percentuali di raccolta differenziata.
E invece lo diminuisce per tutti, anche se lo modula in funzione delle percentuali di raccolta differenziata.
In pratica in Sicilia che registra, in media, una raccolta differenziata di pochissimo superiore al 10% godrà, in media, sulla tariffa di 12,64 euro uno sconto del 40%!!!
Lo scorso maggio la Zero Waste Sicilia aveva presentato un esposto alla corte dei Conti per danno erariale sostenendo che l’importo dell’ecotassa stabilito (in euro 12,64/tonnellata di rifiuti conferiti in discarica) da una legge regionale che recepiva la legge nazionale 549/1995 era stato dimezzato da una circolare regionale.
A seguito dell'esposto l’importo originario è stato prima ripristinato, per poi  attraverso un’ordinanza invece che con una legge - cercare di aumentarlo, innescando ricorsi accolti poi dal Tar.  

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