Dopo tre anni dalla sua redazione arriva il via libera
definitivo dei ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali al Piano rifiuti
per la Sicilia, che ora dovrà essere aggiornato e ampliato.
Il vecchio piano del 2012 – come ha sottolineato
l'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto – è stato ammodernato con una
serie di interventi urgenti dopo che alcune discariche e impianti sono stati
chiusi dalla magistratura. «L’attuazione di questi interventi la presenteremo
martedì mattina al ministro Galletti. Cosa diversa - ha specificato Contrafatto
- è l’aggiornamento del vecchio piano del 2012, che è in fase di redazione».
E se ancora oggi la raccolta differenziata non arriva al 10
per cento, lontanissima dall’obbligo di legge del 65, per il presidente della
regione Crocetta «La differenziata si può fare» e aggiunge che le discariche
esistenti saranno adeguate «per ridurre al minimo l’impatto ambientale, le
renderemo moderne e non inquinanti. Ciò
che rimane del rifiuto vogliamo trasformarlo in combustibile, in un bene
appetibile per il mercato. Alcune discariche dovranno comunque essere adeguate
a causa del vulnus causato dalle chiusure disposte dalla magistratura. Le
miglioreremo con gli impianti di trattamento. Non vogliamo aprire nuove
discariche. Il livello di impiantistica sarà il più avanzato del Paese. Il
prodotto ricavato dalla lavorazione del rifiuto si potrà addirittura vendere,
contribuendo alla riduzione dei costi».
Sui debiti dei comuni causati dall’emergenza rifiuti il
governatore è stato netto: «Siamo disponibili ad anticipare ai comuni alcune
somme per ripianare i debiti. Ma si tratta di un credito, poi dovranno pagare».
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