Si tratta degli elaborati relativi al revamping degli impianti di smaltimento del percolato e del biogas prodotti dall'ex discarica indispensabili per la sua messa in sicurezza
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Impianto percolato |
Un adempimento che era stato richiesto dal Dipartimento già a febbraio 2024, all'indomani dell'annullamento, per gravi carenze documentali (la mancanza di uno studio idrogeologico completo e approfondito dell'area) della precedente valutazione di impatto ambientale positiva, riguardante l'intero progetto di polo impiantistico e della sua sostituzione con una nuova Via limitatamente ai due impianti di trattamento del percolato e biogas e l’esercizio degli stessi impianti per il trattamento dei flussi provenienti esclusivamente dall’adiacente discarica di contrada Zuppà, in quanto essenziali per il progetto di bonifica dell'ex sito di smaltimento dei rifiuti.
Adempimenti necessari anche per la revisione dell’autorizzazione integrata ambientale concessa a marzo 2023, e più volte sollecitati e prorogati, anche in virtù della pendenza davanti al Tar di Catania del ricorso (presentato da Srr e Biowaste e respinto dal Tar a gennaio) per l'annullamento della nuova valutazione di impatto ambientale.
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Impianto biogas |
Il revamping di questi impianti è essenziale per la riuscita della messa in sicurezza di Zuppà (finanziata con 32 milioni di euro del Pnrr e affidata al Dipartimento acque e rifiuti) in quanto, come certificato dalle ultime relazioni dell’Arpa, nel sito sono presenti circa 100.000 mc di percolato che deve essere emunto nel più breve tempo possibile. Continuare a smaltirlo come avviene attualmente, attraverso il trasporto ad altro sito su autocisterna, comporterebbe tempi molto più lunghi e costi maggiori.
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