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lunedì 15 marzo 2021

Impianti a Mazzarrà, respinta la richiesta di sospensiva al Tar di Catania

Lo scorso 10 marzo si è tenuta, davanti al Tar di Catania, l'udienza relativa al ricorso presentato dal Comune di Furnari e altri per l'annullamento di tutta quella serie di atti emessi dal Comune di Mazzarrà S. Andrea, dalla Srr Messina-Provincia, dall'Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità, relativi al progetto di riapertura degli impianti per il trattamento dei rifiuti nell'area della ex discarica di Contrada Zuppà.

Il Comune di Furnari ha impugnato il bando di gara indetto dalla Srr Messina-Provincia per l’affidamento della concessione mediante project financing per la progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione e successiva gestione di un polo impiantistico, nella Contrada Zuppà del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e i presupposti atti concernenti la localizzazione dell’impianto e con un successivo ricorso per motivi aggiunti ha impugnato l’aggiudicazione della gara ad Asja Ambiente Italia S.p.A. e i presupposti verbali di gara; con un secondo ricorso per motivi aggiunti ha impugnato i provvedimenti con cui è stata dichiarata l’efficacia dell’aggiudicazione.

Tuttavia il secondo Tar, "impregiudicata ogni questione in rito e indipendentemente da ogni valutazione sul fumus di fondatezza - "non sussiste alcun rischio attuale di un pregiudizio grave e irreparabile per la salute degli abitanti del Comune di Furnari anche in ragione della natura del modello di affidamento prescelto (progettazione, costruzione e successiva gestione) che non comporta l’immediata realizzazione dell’impianto poiché subordinato alle necessarie autorizzazioni ambientali (il cui procedimento non risulta nemmeno avviato)", respingendo quindi la richiesta di sospensiva.

Sul portale della Regione relativo alle procedure di valutazione ambientale (https://si-vvi.regione.sicilia.it/viavas/index.php/it/) ad oggi ancora non risulta infatti una procedura presentata da Asja Ambiente.

Una volta avviata la procedura, considerato che la CTS non fa audizioni, ma valuta la documentazione depositata, tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni nella fase della consultazione pubblica possono presentare documentazione.

Nella stessa udienza del 10 marzo il Tar ha rinviato per la trattazione del merito del ricorso al 3 novembre 2021.

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