sabato 28 giugno 2025

Bonifica di Zuppà a che punto siamo?

Le conseguenze del rogo del 2024
Ad un anno dal devastante incendio di contrada Zuppà gli interventi per la messa in sicurezza dell’ex discarica sono ancora alla fase di progettazione

 

L’intervento di bonifica grazie ai fondi del Pnrr per i siti orfani (32 milioni (prima ne erano stati stanziati 12) dopo la firma dell’accordo quadro di gennaio tra Regione e Mase) è stato assunto direttamente dal Dipartimento regionale Acque e rifiuti che ad oggi ha assegnato incarichi per studi e progettazioni varie per circa 500.000 euro.

Tutte attività propedeutiche alle procedure di affidamento dei lavori (predisposizione bando e disciplinare di gara, espletamento gara di appalto, aggiudicazione, contratto), successiva consegna e realizzazione lavori di messa in sicurezza che, da cronoprogramma, dovrebbero concludersi entro il 31 marzo del 2026 (salvo proroghe).

Si sta intanto concludendo l’iter per il rilascio del cosiddetto miniPaur per la riattivazione dell’impianto di percolato dell’ex discarica. Il 25 c’è stata la conferenza dei servizi finale (?) con l’acquisizione anche del parere dell’Arpa sul Piano di monitoraggio e controllo, approvato a condizione che vengano recepite tutta una serie di osservazioni e prescrizioni e che, comunque, dovrà essere oggetto di ulteriore revisione  e successiva approvazione da parte dell’Agenzia, prima della messa in esercizio dell’impianto.

Con la spada di Damocle del ricorso al Cga di Palermo da parte della Biowaste (società di progetto di Asja Ambiente) che ha impugnato (con richiesta di sospensiva) la sentenza del Tar di Catania che ha legittimato l’efficacia del decreto dell’Assessorato regionale che ha rilasciato la Via positiva, appunto per il solo revamping degli impianti funzionali alla messa in sicurezza del sito di Zuppà.

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