martedì 17 giugno 2025

La Srr Messina-Provincia non rinuncia al progetto del polo impiantistico per il trattamento dei rifiuti di contrada Zuppà.

Impianto di percolato

Un impianto che, una volta realizzato nella sua interezza, viene ritenuto cruciale per i 57 Comuni soci, per i risparmi che garantirebbe sui costi di gestione.

 
Nel corso dell’ultima assemblea dei soci (presenti solo sette comuni) è quindi emersa sia l’intenzione di ripresentare l’istanza per il rilascio del Paur, e giorno 13 Biowaste (società partecipata al 100% da Asja) ha appellato davanti al Cga di Palermo la sentenza del Tar di Catania che (a gennaio) ha rigettato i ricorsi della stessa Biowaste e di Srr, volti all’annullamento del decreto regionale che limita la Via al solo revamping degli impianti di smaltimento del percolato e del biogas prodotti dall’ex discarica, in quanto funzionali alla sua messa in sicurezza. Chiesta anche la sospensiva.
Come è noto, a pesare sulla decisione dell’assessorato all’Ambiente di revocare in autotutela (confermata dal Tar) la prima valutazione di impatto ambientale positiva, furono le «carenze e lacune negli elaborati progettuali», che avrebbero «viziato» il parere della Commissione tecnico specialistica del settembre del 2022 e, in particolare, la mancata produzione dello «studio idrogeologico completo e approfondito del sito».
E di tali studi – si legge nel verbale dell’assemblea – ne sarebbero stati redatti più di uno.
Dagli atti risulta che il Comune di Mazzarrà a febbraio ha affidato (per 65.000 euro a valere sul contributo regionale di 1.500.000 di euro) uno studio geologico, idrogeologico e geomorfologico dell'area su cui insiste la discarica, mentre a giugno il Dipartimento Acque e rifiuti, soggetto attuatore della messa in sicurezza, sempre per l’area in cui insiste la discarica, ha commissionato (allo stesso professionista, per 156.771, a valere sui 32 milioni messi del Pnrr per i siti orfani) una relazione geotecnica, studio idrogeologico, modello matematico delle acque superficiali e sotteranee e installazione di piezometri.
Il tutto mentre prosegue l’iter per la riattivazione dell’impianto di trattamento del percolato (oggi si è tenuta la conferenza dei servizi finale per acquisire gli ultimi pareri), con Asja Ambiente Italia che sarebbe pronta a gestirlo in seno al progetto di messa in sicurezza regionale finanziato con fondi del Pnrr.
Una volta ottenuto il provvedimento autorizzatorio sarà necessario procedere alla stipula di un accordo tra Srr e Dipartimento per consentire al concessionario individuato da Srr la gestione degli impianti e supportare la conduzione delle attività di messa in sicurezza della discarica, per le quali si attende la revisione del progetto redatto dalla studio Ministeri.
 

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