Su Kaos la fotoreporter palermitana Grazia Bucca, appena tornata dalla Turchia, ci racconta il suo viaggio a Diyarbakir, la città più importante nel sud-est del Paese a maggioranza curda. Dopo gli ultimi attentati ad Ankara e anche a Diyarbakir, il governo continua a puntare il dito contro il Pkk, il partito dei lavoratori curdi che nega la propria responsabilità sugli attentati. In un atmosfera di violenza, stampa censurata, e raid continui, in Turchia si continua a morire con il silenzio dell’occidente. “Il popolo curdo, da anni oppresso dal governo di Ankara continua ad essere sterminato”.
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